Page 26 - RR-D2060 MARZO APRILE 2018-19
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RIVISTA ROTARY D2060

ogni persona. L’idea di un Campus distrettuale ad Albarella, nel
1989, si deve all’intuizione del caro Prof. Lorenzo Naldini - Uomo,
Educatore, Rotariano di alto profilo - dotato di uno spontaneo senso
del prossimo e di una notevole sensibilità e apertura verso i giovani.
Egli ne è stato la mente e il cuore per la generosa disponibilità e il
calore umano profusi; valori preziosi, quanto rari, nella società in cui
viviamo, tanto confusa e distratta, valori che noi Rotariani dovrem-
mo contribuire a esaltare e diffondere con convinta determinazione.
Luciano Kullovitz, Roberto Naldini (figlio del grande Lorenzo), Otello
Bizzotto ed altri cari Amici, alternandosi solleciti nella gestione del
Campus, ne hanno assicurato la funzionalità e con loro tante per-
sone, amiche e amici di buona volontà, rotariani e non, che si prodi-
gano nel continuare l’opera di Lorenzo, cui oggi il service è titolato.
Sono ormai trascorsi più di trent’anni dal primo incontro su quest’i-
sola piena di sole, di verde e di mare, in un’atmosfera di amicizia, di
serenità e di speranza. Trenta edizioni consecutive, tutte in crescen-
do di risultati: logistici, di partecipazione e di consensi. Una serie
significativa, per un’operazione distrettuale consolidata ed ampliata
con sicura visione umanitaria dai Governatori alternatisi alla guida
del Distretto dopo la mia annata, quella del 1988-1989.
Ricordo, alla vigilia del Natale 1988, la presentazione del progetto
da parte del caro Lorenzo, della ‘prima volta’ ad Albarella: ci fece
toccare con mano il senso concreto della Provvidenza. Gli sono grato
e riconoscente per il messaggio di grande umanità che ci trasmise
e che ci donò, per aver proposto a me, Governatore dell’annata,
quell'iniziativa che fu subito sostenuta dai Presidenti del Club Rotary
del Distretto di quel tempo, pure nell’impegno finanziario e di parte-
cipazione. Risposero compatti, senza alcun indugio. Il Campus richie-
deva dedizione e competenza, e l’affiancamento di tanti volontari
e volontarie, silenziosi interpreti di un esemplare service rotariano:
ebbene, fu così da subito con grande slancio ed entusiasmo, quello
stesso slancio ed entusiasmo che prosegue da più di trent’anni.
Il Campus di Albarella, per il suo alto significato e per i pregevoli
risultati conseguiti, merita di essere sostenuto e maggiormente
conosciuto. Chi ancora non ha avuto modo di vivere l’atmosfera di
questa significativa ed importante azione rotariana di servizio, do-
vrebbe farlo almeno una volta: potrà, così, rendersi conto di quanto
Albarella costituisca una testimonianza vera di spontanea disponi-
bilità e di solidarietà senza retorica. Una lezione, un arricchimento
per chiunque.

                                                                          Lorenzo Naldini e Renato Duca ad Albarella.

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