Page 30 - RR-D2060 MARZO APRILE 2018-19
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RIVISTA ROTARY D2060
QUALE CULTURA PER IL ROTARY?
Un intervento per approfondire i temi dell’Arte e della Cultura al centro del Forum del
Distretto 2060.
di Alessandro Calegari, Presidente Rotary Club Padova
Alessandro Callegari. hanno conosciuto prosperità e benessere. Non quelle che
hanno predicato la separazione e la diseguaglianza; quelle
La cultura è un potentissimo strumento per favorire la pace che hanno impedito l’accesso al sapere e alla sua diffusione
tra i popoli, accrescere il benessere delle società, combatte- nei confronti di chi apparteneva a un certo sesso, a una certa
re al loro interno il pregiudizio e prevenire i conflitti sociali etnia, a una certa confessione, a una particolare classe sociale.
e religiosi, vale a dire tutti quei fenomeni che portano alle Il Rotary può fare molto per la cultura; e può farlo in almeno
situazioni di bisogno (come la fame, l’emarginazione, la po- due direzioni. Può, innanzi tutto, continuare a fare quello che
vertà, le malattie, la siccità ecc.), che rappresentano le aree ha sempre fatto, vale a dire organizzare e realizzare service
d’intervento del Rotary. Potrebbe essere, pertanto, un nostro allo scopo di garantire la conservazione e la fruizione del pa-
obiettivo combattere le cause ultime di quelle situazioni di trimonio storico e culturale, in modo che le risorse identitarie
bisogno, promuovendo una maggiore e più omogenea diffu- di un territorio possano essere trasmesse alle generazioni
sione della cultura e del sapere. Ma per ottenere tutto questo, future. Così come può continuare a sostenere, nelle parti del
la cultura non può rimanere il patrimonio di pochi eletti. Mondo che ne sono prive, le iniziative necessarie per garantire
Dev’essere resa accessibile a tutti e con le stesse opportunità. l’educazione di base e l’alfabetizzazione delle popolazioni
L’analisi del passato ci dimostra che soltanto le civiltà aperte e locali. Ma il Rotary può anche impegnarsi in un obiettivo più
progredite, che hanno favorito le arti e le scienze, che le hanno ambizioso e innovativo, che è quello di garantire, attraverso la
rese accessibili a tutti e, in primo luogo, hanno riconosciuto competenza e l’impegno personale dei propri soci, che anche
e premiato i più meritevoli, qualunque ne fosse l’origine, nelle società più evolute il progresso scientifico e tecnologico,
le arti, la conoscenza possano giungere davvero a tutti e non
essere patrimonio di pochi fortunati. Ben vengano, quindi, i
service volti a rendere accessibili i musei e le opere d’arte alle
persone disabili o quelli che puntano ad avvicinare ai musei,
alle biblioteche, all’arte e alla musica i giovani emarginati, che
vivono in luoghi dove la bellezza e la cultura non sono di casa,
ma dove regnano, anzi, nella nostra indifferenza, l’ignoranza
e la sopraffazione. Occorre farlo prima che quei giovani siano
perduti per sempre. Tanto più adesso, che i nuovi media digi-
tali, ai quali quei giovani accedono e dai quali attingono pre-
valentemente il loro “sapere”, tendono a non trasmettere più
modelli educativi e messaggi positivi, ma soltanto ciò che può
avere nel breve periodo una resa commerciale. Partiamo, dun-
que, dai ragazzi, anche attraverso il sostegno alle istituzioni
scolastiche, se vogliamo che la cultura accresca il benessere
delle nostre comunità.
30 . ROTARY D2060 . marzo/aprile 2019