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RIVISTA ROTARY D2060
I “MAGNIFICI SETTE”
Il “Gruppo Friulano per una nuova Fotografia” di Spilimbergo, nel secondo
dopoguerra, è stato un’avanguardia in Italia del neorealismo in fotografia. Presentato
al Rotary il catalogo “Friuli/Friûl 1955”, curato dal prof. Gianfranco Ellero.
di Pietro Rosa Gastaldo
Bimba e manifesto.
Spilimbergo, nel secondo dopoguerra, è stata una delle culle emozioni e richiamano luoghi, tempi e mestieri oramai della
della nuova fotografia in Italia, forse la principale. Ne è certo memoria; una sorta d’affresco di un tempo, che testimonia le
il prof. Gianfranco Ellero che ha presentato al Rotary un cata- condizioni della vita reale, del lavoro, dei suoi protagonisti;
logo fotografico “Friuli/Friûl 1955”, dove sono state esposte miserie e fatiche, ma anche le immagini fresche di una società
le opere dei maggiori interpreti di quest’arte. Il prof. Ellero, che si stava riprendendo dal buio di anni difficili e coltivava la
curatore del catalogo, è uno dei protagonisti dello scenario gioia di un sogno: un futuro migliore. “I Magnifici Sette” della
culturale friulano e parla della fotografia come autentica fotografia Friulana, sono Aldo Beltrame, Carlo Bevilacqua,
forma d’arte, perché frutto d’intuizione e creatività artistica. Gianni Borghesan, Jano Borghesan, Toni Del Tin, Fulvio Roiter
Il catalogo contiene un’antologia d’immagini realizzate dal e Italo Zannier. Questi fotografi si presentarono nel 1955 con
1955, dal gruppo fotografi spilimberghesi, alcune rese celebri il loro Manifesto: “Il Gruppo friulano, per le nuove esigenze
per la loro straordinaria bellezza e pubblicate nel 1957 anche di sviluppo dell’arte fotografica, intende inserirsi organica-
nel “The New York Times”. Sono immagini che generano mente nel movimento della cultura per un’intima, reciproca,
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